Negli ultimi anni, l’interesse per gli oggetti volanti non identificati (UAP) e le tecnologie non umane è cresciuto enormemente. Recenti dichiarazioni di insider e ufologi hanno sollevato domande su una delle aziende più influenti nel settore aerospaziale e della difesa, la Lockheed Martin, che potrebbe detenere una nave di origine non terrestre.
Tali affermazioni derivano da una serie di fonti anonime e testimonianze di figure di spicco, e stanno catalizzando un’attenzione globale, aprendo un dibattito sulla possibilità che il colosso aerospaziale sia in possesso di una tecnologia interstellare.
Dichiarazioni di Jeremy Corbell: Una Nave di Origine Interstellare?
Uno dei commenti più controversi e dettagliati proviene dall’ufologo contemporaneo e regista Jeremy Corbell. In un post su X (ex Twitter), Corbell ha condiviso una testimonianza sorprendente riguardo a Lockheed Martin e il suo coinvolgimento con un UAP fisico. Corbell ha dichiarato:
“Lockheed Martin ha cercato di fare la cosa giusta per gli Stati Uniti… trasferire un UFO, una nave reale, fisica, completa, progettata e costruita da un’INTELLIGENZA NON UMANA (NHI), probabilmente di origine interstellare e capace di viaggiare attraverso spazio-tempo – che avevano in loro possesso in quel momento, e probabilmente lo hanno ancora. L’‘indirizzo esatto’ è noto a persone come David Grusch.”
Questa dichiarazione ha scosso sia la comunità ufologica che quella scientifica, riaccendendo speculazioni e domande sul ruolo della Lockheed Martin nel mantenimento di un simile segreto tecnologico. Secondo Corbell, tale operazione sarebbe stata destinata a riportare la nave sotto la supervisione della Defense Intelligence Agency (DIA), facilitata tra il 2007 e il 2008 dall’allora vicepresidente della Lockheed Martin, descritto come “probabilmente un vero patriota”.
Tuttavia, Corbell ha aggiunto che questo tentativo sarebbe stato ostacolato dall’allora capo della divisione Scienza e Tecnologia della CIA, limitando la DIA nel tentativo di prendere il controllo legale di una tecnologia così straordinaria e delicata. Il Dr. James Lacatski, ex capo del Programma Applicazioni di Sistemi di Armi Aerospaziali Avanzati (AAWSAP), ha inoltre confermato i dettagli di questa controversa operazione. Lacatski ha partecipato al video che accompagna la dichiarazione, offrendo credibilità a una storia che altrimenti sembrerebbe uscita da un romanzo di fantascienza.
IMAGINE this EXTRAORDINARY BELIEF (likely fact)… @LockheedMartin tried to do the right thing for the United States of America… to transfer a UFO (an actual, whole, physical NON-HUMAN INTELLIGENCE (NHI) designed and built – possibly interstellar – Space/Time travel-capable… pic.twitter.com/B1V3LfoY9V
— Jeremy Kenyon Lockyer Corbell (@JeremyCorbell) October 27, 2024
Lockheed Martin e la Custodia della Tecnologia UAP
Lockheed Martin è ben nota per il suo lavoro sui progetti segreti, come l’SR-71 Blackbird e l’F-117 Nighthawk. La divisione Skunk Works, in particolare, ha sviluppato tecnologie di punta per decenni. Qualora le affermazioni di Corbell e altri insider fossero fondate, questa divisione potrebbe aver svolto un ruolo cruciale nel custodire e studiare la tecnologia UAP, riservandola agli usi strategici del governo USA.
Secondo numerose testimonianze, la Lockheed Martin sarebbe in possesso di un veicolo completo, di origine non umana, che sfida le leggi della fisica conosciuta e che potrebbe fornire un vantaggio tecnologico senza precedenti. La dichiarazione di Corbell e le conferme di Lacatski gettano nuova luce su come il governo USA e i suoi appaltatori militari possano collaborare (e in alcuni casi, entrare in conflitto) per gestire tecnologie non terrestri.
La Questione della Trasparenza e le Implicazioni Future
Le rivelazioni riguardo a una possibile nave di origine non umana in mano alla Lockheed Martin, se confermate, rappresenterebbero una delle più grandi scoperte della storia, influenzando non solo il settore aerospaziale, ma anche la nostra comprensione dell’universo e della vita oltre la Terra. Tuttavia, la questione della trasparenza rimane: chi avrebbe l’autorità per rivelare la verità e quale sarebbe il suo impatto sull’opinione pubblica?