Lun. Mag 19th, 2025
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Se ho imparato qualcosa nella vita è che le lauree aumentano la cultura, non l’intelligenza. L’intelligenza può essere affinata con lo studio, con la lettura e l’approfondimento, sempre coronata dal ragionamento e dal dubbio, ma non rendono più intelligenti, solo più informati.
Avere la terza media è quindi un divario culturale che può essere colmato dalla persona intelligente. La mancanza di intelligenza non sarà mai colmata dallo studio, sarà affinato solo ciò di cui si dispone.
In sintesi un buon ragionamento attecchisce sull’intelligente, non sull’acculturato stupido.
L’intellighenzia non è solo capacità di capire, ma l’amalgama di svariate caratteristiche che coesistono fra loro lavorando in simbiosi. Ci sarà chi ha una intelligenza con spiccate caratteristiche mnemoniche e chi avrà un’intelligenza con caratteristiche logiche o altro ancora. Caratteristica genetica? Quindi tramandata? Mah, non so, sicuramente l’intellighenzia è indipendente dalla bontà o non si spiegherebbe l’uso che ne fanno taluni. (Nonostante questo vale la pena provarci a raccontare ciò che abbiamo capito, anche se gli altri ci guarderanno come alieni.)
Quindi l’intelligenza è composta da miriadi di caratteristiche che applicate all’unisono rendono un individuo capace di comprendere, elaborare, agire. Studio, invece, è la sommatoria di cultura, scienza, arte, quello che volete, cioè il campo di applicazione dell’intellighenzia, Le due cose però sono distinte, una è la capacità di, l’altra la materia di applicazione. Sono l’una indipendente dall’altra, quindi si può pensare che un intelligente possa comunque acculturarsi, ma non lo può fare un poco intelligente, con in mezzo tutte le sfumature del caso.
Un aumento della cultura permette una esternazione migliore del comprendonio posseduto, se non posseduto non serve a niente studiare perchè non si arriverà mai a capire. Un laureato dimostra almeno una quantità di intelligenza sufficiente a mettere insieme e ripetere gli argomenti di esame, ma questo non significa che la sua intelligenza sia superiore ad un soggetto che non ha avuto occasione di applicarla sui sacri testi, ma che magari appassionato di astronomia dimostra una superiorità che si potrebbe paragonare a quella di uno studioso in materia. Quindi laurea non è sinonimo di intelligenza, ma di aumentata cultura.
Ovviamente non parlo di geni, categoria ancora diversa, ma di persone comuni.
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Di Deslok

Indagatore dell'insolito e dei fenomeni inspiegabili.

Un pensiero su “Intelligenza, riflessioni.”

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