La doppia vita di Sergio Tracchi: l’edicolante di Ferrara che pedala tra i misteri della Matrix


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Ferrara, con le sue strade acciottolate, i palazzi rinascimentali e quella nebbia che sembra custodire segreti antichi, è il palcoscenico di una storia insolita. È qui che incontriamo Sergio Tracchi, un uomo che da oltre due decenni si sveglia prima dell’alba per aprire l’Edicola Duomo in corso Martiri della Libertà.
Alle 5:30 del mattino, mentre la città dorme ancora, lui è già lì, tra pile di quotidiani e riviste, a distribuire frammenti di realtà ai primi clienti. Ma dietro quel bancone, Sergio nasconde un’anima che guarda oltre: è l’autore del blog Hack the Matrix, un esploratore di misteri che, nel 2024, ha dato vita a un libro omonimo, trasformando la sua curiosità in un invito per tutti a interrogarsi sul mondo.
Il viaggio di Sergio inizia tra i banchi del liceo artistico Dosso Dossi, a Ferrara. Non è solo questione di pennelli e tele: sono le lezioni di storia dell’arte, i racconti sulle civiltà perdute e i simboli enigmatici a piantare in lui un seme che germoglierà negli anni. “Da lì è nato tutto”, ha raccontato una volta, riferendosi a quella scintilla che lo ha spinto a indagare l’ignoto.
Non segue un percorso accademico tradizionale – niente lauree o titoli altisonanti – ma sceglie la strada dell’autodidatta, armato di libri, documentari e una curiosità insaziabile. È così che, nel 2014, nasce Hack the Matrix, un blog che diventa il suo spazio per dissecting la realtà come un puzzle dai contorni sfumati.
Il nome del progetto non è casuale. Richiama il film The Matrix, quella visione distopica in cui la realtà è un’illusione controllata. Per Sergio, non si tratta solo di fantascienza: è una metafora potente per esplorare ciò che potrebbe celarsi oltre la superficie.
Ufologia, esoterismo, filosofia alternativa, misteri delle piramidi o degli avvistamenti nei cieli notturni – il suo blog abbraccia “tutto ciò che è mistero”, come ama definirlo. Non si limita a riportare teorie: le rielabora, le intreccia con riflessioni personali, creando un dialogo con i lettori che, nel tempo, lo trasformano in una piccola celebrità digitale.
Nel 2024, il passo successivo arriva con Hack the Matrix (Pluriversum Edizioni), un libro che raccoglie i dieci articoli più apprezzati del blog, rivisti e ampliati.
Non è un saggio accademico né un manifesto definitivo: è un invito a pensare, scritto con la schiettezza di chi non ha pretese di guru, ma solo il desiderio di condividere.
Eppure, la vita di Sergio non si esaurisce tra le righe digitali o le pagine stampate. L’edicola è il suo ancoraggio al mondo concreto, un mestiere che porta avanti da ventun anni con una dedizione quasi monastica. Sveglia alle 4, apertura alle 5:30, la routine di chi vende notizie mentre la città si risveglia.
È un lavoro che richiede costanza, ma che lascia poco spazio ai sogni – o almeno così potrebbe sembrare. Perché Sergio, fuori da quell’angolo di corso Martiri della Libertà, si ritaglia una vita parallela, fatta di passioni che lo tengono in equilibrio tra corpo e mente.
Il ciclismo su strada è una di queste. Quando non è dietro il bancone o chino su un testo di ufologia, Sergio sale in sella e pedala lungo le strade della campagna ferrarese. Chilometri di asfalto, il vento che fischia nelle orecchie, i campi che si stendono all’orizzonte: è il suo modo di liberare la mente, di riflettere in movimento. “Il ciclismo ti insegna la resistenza, ma anche a goderti il viaggio”, potrebbe dire, anche se non abbiamo sue citazioni dirette su questo. Ogni pedalata sembra quasi un’eco della sua ricerca intellettuale: un andare avanti, un esplorare, un superare i limiti – fisici o concettuali che siano.
E poi c’è il Ju Jitsu, l’arte marziale che ha praticato per anni e che racconta un altro lato di lui. Non è solo questione di tecniche o di combattimento: il Ju Jitsu è disciplina, concentrazione, un dialogo silenzioso tra corpo e spirito. Anni di allenamenti gli hanno insegnato a controllare i movimenti, a reagire con calma, a trovare forza nella flessibilità – lezioni che forse si riflettono nel modo in cui affronta i misteri della vita. Perché, in fondo, cercare risposte nell’ignoto richiede lo stesso tipo di pazienza e resilienza che serve per padroneggiare una leva o affrontare una salita in bicicletta.
Sergio Tracchi è un enigma a suo modo: un edicolante che vende certezze quotidiane sotto forma di titoli stampati, ma che nel tempo libero le mette in discussione. Un uomo comune, con un lavoro radicato nella tradizione, che però sogna tra le stelle – o oltre.
La sua storia è quella di chi non si accontenta della superficie, ma scava, pedala, lotta per trovare qualcosa di più. Non ha la pretesa di avere tutte le risposte, e forse è proprio questo a renderlo interessante: non un profeta, ma un compagno di viaggio per chi, come lui, si chiede cosa ci sia dietro la nebbia – quella di Ferrara o quella della realtà stessa. Se lo incontri lungo una strada di campagna, con la bici al fianco e lo sguardo pensieroso, potresti fermarti a chiedergli: “Sergio, cosa pensi davvero della matrice che ci circonda?”. Chissà, magari ti risponderebbe con un sorriso e una domanda a sua volta.
P.S.
Puoi seguire Sergio Tracchi sul suo profilo Facebook  a questo LINK e su X a questo LINK.
A questo LINK la pagina del blog.
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Deslok

Indagatore dell'insolito e dei fenomeni inspiegabili.

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