Se pensavate che la Genesi fosse in qualche modo l’unica nella storia della nostra creazione ed esistenza, gli antichi testi di culture diverse vi diranno che siamo qua da molto tempo prima. In realtà, non solo molti i testi antichi che parlano di una narrazione “storica” molto simile, ma sembrano dare più dettagli e aggiungere in maniera molto intrigante a tutte le informazioni di storia.

Una di queste storie è quella delle tavolette sumere di 20.000 anni fa, di cui l’archeologo e scrittore Zecharia Sitchin ha tradotto in 20 anni. Quello che ha trovato ha cambiato tutta la sua vita. Zecharia cominciò a tradurre 50 anni fa, quando non c’erano altri traduttori Sumeri e la complessità delle tavolette in sé era molto difficile. Sono state scritte in un periodo di tempo molto lungo, e hanno seguito i cambiamenti linguistici dell’antica lingua sumera.
Tuttavia, dopo 20 anni di duro lavoro, Zecharia finalmente è venuto fuori con una traduzione di ciò che sostiene di essere un’autobiografia di un alieno da un pianeta chiamato Nibiru. Il nome di questo alieno era Enki. Ciò che è molto interessante, la storia della autobiografia di Enki inizia molto prima della comparsa dell’Homo Sapiens, o come specie. Si inizia con la storia di Enki, che arrivò sulla Terra insieme ad altri 20 astronauti e sua moglie alla ricerca di un materiale che permette il perpetuarsi della vita sul loro pianeta: l’oro.
Le tavolette dicono che l’atmosfera del pianeta necessitava di polvere d’oro per riflettere la radiazione ultravioletta, perchè la vita su Nibiru era molto difficile.
Durante il tentativo di scavare il prezioso materiale della Terra, gli dèi sumeri (come poi vennero chiamati) non potevano sopportare i problemi fisici. Fu allora che Enki ha avuto l’idea di creare dei “servi” miscelando il suo DNA con ominidi esistenti sulla Terra. La missione di creare esseri umani senzienti, come siamo oggi, è stata data a Ninhursag, la moglie di Enki. Secondo le tavolette, era medico e scientifico e sapeva come usare la modificazione genetica sugli ominidi per farli diventare Homo Sapiens.
Come è questo collegato con tutto il resto? Ci sono molte teorie che gli esseri umani sono stati effettivamente creati attraverso l’intervento “divino”, lungo il percorso evolutivo che è già stato testato. Mentre alcuni chiamano per l’appunto “intervento divino”, altri ritengono che questo “intervento” era “estraneo”. Zacharia Sitchin ritiene che le tavolette dicono molto di quello a cui non siamo riusciti a dare una spiegazione circa la storia del mondo e del nostro sistema solare. Egli ritiene che l’anello mancante potrebbe proprio essere il risultato di un intervento da parte degli Anunnaki, o gli alieni da Nibiru.
Sitchin sostiene che il pianeta Nibiru è il pianeta 10 nel nostro sistema solare (oltre Plutone), con un ciclo di rotazione di 10.000 anni. Egli attribuisce la grande alluvione, che è stato descritta in quasi tutte le religioni del mondo, l’attrazione gravitazionale di Nibiru, quando “una volta sorgeva nei pressi della Terra” e sostiene che Nibiru tornerà.
Tuttavia, molti storici si oppongono a Sitchin e all’idea dell’esistenza degli alieni Anunnaki sospettando sulla precisione della traduzione delle tavolette. La ragione dietro il sospetto sta nel fatto che le tavolette hanno dimostrato variazioni nel linguaggio lungo il tempo e che non possono essere tradotte semplicemente seguendo la regola generale.
a cura di Hackthematrix
https://www.youtube.com/watch?v=fpHAJZd2M48
notizie tratte da fonte

Ci sono così tante idiozie che non so nemmeno da dove cominciare.
Ci saranno pure tante idiozie in questo articolo però non capisco perché queste devono essere considerate idiozie e poi bisogna credere a un tizio (figlio di una ragazza vergine) che oltre 2000 anni fa è morto e poi è resuscitato e non è più tornato (se ne guardebbe bene dal farlo nell’epoca tecnologica), che è venuto per salvare un mondo che dopo 2000 anni è solo peggiorato e sulla sua storia un impero ci specula senza pietà.
è VERO PIU VEROSIMILE LA STORIA DEI SUMERI
Mi convinco ancora di più, e non finirò mai di ripeterlo a gran voce, che è possibile affermare tutto e il contrario di tutto. Basta dirlo con belle parole ed essere convincenti. Ci sarà sempre qualcuno che crederà in quello che viene affermato. Ma ci sarà qualcun altro che dimostrerà che è vero esattamente il contrario. E lo dirà con altrettante belle parole capaci di convincere altri ancora sulla giustezza delle proprie affermazioni. In fondo siamo un po’ tutti figli di Vanna Marchi o di un grande filosofo a scelta e anche le ipotesi più assurde e contrarie le une dalle altre possono apparire vere. Basta raccontarle con convinzione. È la magia di quello che chiamo “Relativismo critico” (alla base di qualsivoglia filosofia) che permette a tutti di essere nel giusto. Sul Relativismo critico si reggono in un precarissimo equilibrio tutte le società, le ideologie politiche le religioni ma anche le affermazioni della maggior parte dei singoli individui, sicuramente anche le mie. In fondo si tratta sempre di un equilibrio che ci permette di sopravvivere. E di sentirci importanti ma mai di essere felici. Conclusione: qualunque idiozia se raccontata bene può apparire una genialità. Ricordiamocelo bene prima di affidarci ad una teoria, ad una ideologia, ad una religione ma anche ad un’affermazione scientifica.