Gio. Nov 13th, 2025
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Nel 2006 sarebbe dovuta arrivare nelle sale una trilogia capace — secondo molti — di far tremare le fondamenta delle nostre convinzioni sulla storia umana. Un progetto cinematografico che prometteva di portare sul grande schermo una delle teorie più controverse di sempre: quella degli Anunnaki. Eppure, quel film non è mai stato distribuito.
A distanza di quasi vent’anni, la domanda rimane aperta: perché è svanito nel nulla?

Sin dalle origini, il cinema non si è limitato a intrattenere: è stato un mezzo formidabile per plasmare l’immaginario collettivo, suscitare riflessioni e, a volte, orientare sottilmente l’opinione pubblica. Non sorprende quindi che governi, servizi segreti o gruppi di potere abbiano guardato a Hollywood come a un’arma culturale potentissima. Alcune pellicole hanno portato alla luce temi scomodi, sollevato domande sulle verità ufficiali o persino sfidato l’autorità delle élite globali. Non di rado questi progetti hanno incontrato ostacoli, censure improvvise o misteriose sparizioni dai palinsesti.

Tra queste storie avvolte nell’ombra emerge quella di un film che, prima ancora di essere distribuito, sembra essersi attirato l’attenzione indesiderata di qualcuno.
Un progetto che si è dissolto come se non fosse mai esistito.


UNA TRILOGIA AMBIZIOSA

Tutto cominciò nel 2004, quando il regista Jon Gress annunciò l’intenzione di realizzare una trilogia basata sulle teorie riguardanti gli Anunnaki, presunti esseri provenienti da un altro pianeta e menzionati in antichi testi sumeri. Secondo queste ricostruzioni alternative, gli Anunnaki avrebbero visitato la Terra migliaia di anni fa e avrebbero addirittura modificato geneticamente una specie primitiva di ominidi, dando origine all’umanità moderna.

Il fascino di questa teoria risiedeva nella sua commistione tra archeologia, mito e scienza non convenzionale. Alcuni ricercatori collegavano i miti sumeri a testi biblici reinterpretati, altri ipotizzavano addirittura conflitti interstellari tra gli Anunnaki e un’altra razza aliena, i cosiddetti rettiliani, per il controllo del pianeta. Una narrazione tanto audace quanto irresistibile per gli appassionati di misteri.

Se davvero queste informazioni erano così diffuse in testi antichi, perché non erano mai entrate nelle versioni accademiche della storia umana? Secondo Gress e alcuni dei suoi consulenti, la risposta era inquietante: reti di potere segrete, come gli Illuminati, avrebbero protetto queste verità per assicurarsi un controllo assoluto sulla società.


IL TRAILER CHE FECE TREMARE IL WEB

Nel 2005 venne pubblicato il trailer di “1Anunnaki”, il primo capitolo della trilogia. La campagna promozionale fu costruita per generare shock e riflessione: lo slogan principale proclamava senza mezzi termini “Darwin si è sbagliato”.
Un messaggio esplosivo, che lasciava intendere che la teoria dell’evoluzione — pilastro della scienza moderna — potesse essere solo una versione incompleta, o addirittura fuorviante, degli eventi.

Il trailer attirò immediatamente l’attenzione. Forum, blog e primi social dell’epoca iniziarono a discutere animatamente del progetto. Le interviste a Gress, condivise su piattaforme alternative, si moltiplicarono. Molti vedevano in quel film la possibilità di una rivoluzione culturale, un’opera in grado di portare alla luce segreti nascosti da millenni.

Tra i consulenti di produzione spiccava il nome di Zecharia Sitchin, uno dei più influenti divulgatori delle teorie sugli Anunnaki, famoso per le sue interpretazioni dei testi sumeri. La sua presenza fu sufficiente per dare al progetto un’aura ancora più enigmatica.


LA SCOMPARSA IMPROVVISA

E poi… il silenzio.
Poco dopo il clamore iniziale, la produzione si fermò inspiegabilmente. Nonostante il team organizzato, le riprese avviate e fondi che sembravano essere sufficienti, tutto venne congelato. Nessun comunicato ufficiale. Nessuna spiegazione.

Con il passare dei mesi accadde qualcosa di ancora più strano: i contenuti legati al film cominciarono a scomparire dal web. Siti oscurati, pagine irraggiungibili, fotografie eliminate. Anche alcuni materiali tecnici che erano stati condivisi con fan e collaboratori iniziarono a non essere più reperibili.

Quello che rimase fu soltanto una manciata di immagini, qualche file recuperato da archivi indipendenti e una scia di domande senza risposta.
Chi aveva interesse a cancellare ogni traccia del progetto?


LE IPOTESI: DALL’INCAPACITÀ PRODUTTIVA ALLA CENSURA

Col passare del tempo si sono formate tre grandi correnti di pensiero:

  1. Il fallimento produttivo:
    Secondo questa teoria, il progetto sarebbe stato troppo ambizioso rispetto alle reali capacità finanziarie e tecniche del regista.

  2. Una leggenda nata su Internet:
    Per alcuni, Gress avrebbe alimentato volutamente il mistero per creare una sorta di moderno mito digitale, un esperimento sociale travestito da produzione cinematografica.

  3. La versione più inquietante:
    Agenti governativi o gruppi d’influenza avrebbero bloccato la diffusione del film per impedire che informazioni troppo delicate — vere o presunte — raggiungessero il grande pubblico.
    Alcuni sostengono perfino che la cancellazione non fu un consiglio… ma un ordine.


UN SILENZIO CHE ALIMENTA IL MISTERO

Gress non ha mai fornito spiegazioni chiare. Le sue rare dichiarazioni sono rimaste vaghe, come se non potesse o non volesse parlare apertamente.
E proprio questo silenzio è diventato il carburante perfetto per alimentare il mito del film perduto sugli Anunnaki.

Il pubblico, nel frattempo, continua a chiedersi:
era solo un progetto irrealizzabile, o nascondeva davvero qualcosa che non doveva emergere?


LA VERITÀ È ANCORA DA SCOPRIRE

Oggi, la vicenda di questa trilogia mai nata è diventata un caso emblematico per gli appassionati di misteri, complotti e retroscena cinematografici. È un monito su quanto rapidamente possano svanire informazioni scomode e su quanto il confine tra realtà e censura possa essere sottile.

E tu, cosa ne pensi?
Si è trattato di un semplice progetto fallito, o qualcuno ha spento le luci prima che il mondo potesse vedere troppo?

Lascia la tua opinione nei commenti. E se vuoi approfondire, guarda il video qui sotto: forse la verità è davvero ancora là fuori.

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Di Deslok

Indagatore dell'insolito e dei fenomeni inspiegabili.

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