Il Dr. Richard Horton, editore della rivista medica The Lancet, rivela che spesso gli studi farmacologici sono poco affidabili, persino falsificati e manipolati.
Quando il loro fine non è quello della salute delle persone, ma il profitto. Il becero profitto.
Perché le grandi case farmaceutiche non curano il cancro? Per avere una risposta basterebbe considerare che nel 2014 le medicine “ufficiali” contro il cancro hanno fatto guadagnare oltre 100 miliardi di dollari…
E tutto ciò mentre la FDA[1] – Agenzia per gli Alimenti e i Medicinali – ingaggia una campagna distruttiva contro la medicina omeopatica. Fresca è la notizia di 5 operatori “non convenzionali” trovati morti in una località degli Stati Uniti; altri 2 sono scomparsi nel nulla.
Industria farmaceutica e malattia: ecco il connubio più lucroso della storia umana.
La rivista Forbes informa che le case farmaceutiche si trovano al di sopra delle banche, delle case automobilistiche e delle industrie petrolifere, in termini di margini di guadagno.
La malattia è il fondamento di un macabro mercato.
Richard J. Roberts, Premio Nobel per la Medicina afferma che i farmaci che curano non sono redditizi, ed è per questo che non vengono sviluppati dalle case farmaceutiche che, invece, riversano nella sanità medicine che cronicizzano e che vengono consumate in serie.
Mercificare la salute e il consumo di farmaci causa stragi di cui nessuno parla; nessuno è disposto a riconoscerle, meno che mai le case farmaceutiche.
Il Centro di Controllo delle Malattie degli USA afferma che ogni giorno muoiono 44 persone a causa di overdose di analgesici, sedicenti farmaci della salute, che hanno lo scopo di combattere il dolore – altro che, ti uccidono direttamente!
Gwen Plsen, ex rappresentante dell’industria farmaceutica, rivela che il business dell’industria farmaceutica consiste nel mantenimento della malattia e nella manipolazione dei sintomi. Il loro affare non è curare il cancro, né l’Alzheimer, né le malattie cardiache, perché se lo facessero il loro business finirebbe e questo realmente non ha senso.
Non sorprende che negli ultimi 30 anni l’industria farmaceutica si sia dedicata a generare miliardi di dollari attraverso la promozione di trattamenti per nuove e più redditizie malattie, invece di sviluppare nuovi antibiotici. E se si tratta di capitalismo, le cifre non mentono: l’introito è stato di 390 miliardi di dollari nel 2001; in soli 12 anni i guadagni si sono triplicati.
L’OMS sostiene che le 10 maggiori compagnie del settore controllano un terzo del mercato. La cosa interessante – che lascia sgomenti – è che le compagnie spendono in marketing due volte di più che nella ricerca. In questo senso c’è chi mette a confronto l’industria farmaceutica a un mafia senza etica e valori.
La morte dei pazienti o la persistenza delle loro malattie è la causa degli introiti.
Assurdo! Assurdo? Non diremmo… posto che il denaro è l’unico dio.
Pifzer, Hoffmann-La Roche, AbbVie, Glaxo Smith Kline, AstraZenecaa, Novartis sono i tentacoli di un immenso polipo, con medicine che superano 100.000 dollari per unità!
Il business va alla grande. E intanto gli ammalati sono ancora più ammalati. Prossimi alla morte. Da mantenere in vita per iniettargli altri farmaci. Finché c’è speranza, c’è vita… e denaro…
Si tratterà di un crimine astutamente organizzato?
Siamo ormai lontani dai trattamenti naturali – una medicina che i nostri antenati trovavano assai efficace. Ci siamo evoluti divenendo schiavi, assoggettati al potere e dipendenti da un “polipo industriale” con tentacoli che si espandono dappertutto, come fiumi carsici che nessuno vede. D’altronde, nessuno – dalla politica alla stessa scienza ufficiale – appare interessato alla nostra reale salute e al nostro benessere.
Dovremmo renderci conto che se appoggiamo questo sistema disumano e inumano, sia come persone comuni di “buona fede”, sia come professionisti del settore, stiamo tradendo l’umanità…
La medicina non può avere legami con i traffici e i commerci. La sua purezza dovrebbe venir preservata con tutti i mezzi necessari.
Sergio T. – HTM
[1] La Food and Drug Administration è l’ente governativo statunitense che si occupa della regolamentazione dei prodotti alimentari e farmaceutici. Esso dipende dal Dipartimento della Salute e dei Servizi Umani degli Stati Uniti. L’FDA ha come scopo la protezione della salute dei cittadini attraverso regolamenti che controllino la messa sul mercato dei prodotti che sono sotto la sua giurisdizione, tra cui i farmaci, gli alimenti, gli integratori alimentari e gli additivi alimentari, i mangimi e farmaci veterinari, le attrezzature mediche, il sangue, gli emocomponenti e gli emoderivati per trasfusioni e i cosmetici. Tra gli strumenti di controllo sono previsti sia valutazioni prima della messa sul mercato che il monitoraggio post-commercializzazione. È presieduta da un Commissario che viene nominato dal Presidente degli Stati Uniti d’America e confermato dal Senato. L’attuale Commissario è Margaret A. Hamburg. (Fonte, Wikipedia).