David Icke: “Il nostro ruggito scuoterà il mondo”

David Icke: «Non ci servono verbali e comitati, nemmeno grandi proteste. Abbiamo bisogno di trasformare la realtà diventando noi stessi un’altra realtà. Quella attuale non sopravviverà a questo assalto energetico dell’ordine naturale della verità, dell’amore, della pace.

Se vogliamo un mondo di amore e pace, dobbiamo essere amorevoli e pacifici l’uno con l’altro, così come con chi non ci piace.

Tutto qui: rifiutare il programma ed esprimere la nostra libertà, vivendo come vorremmo che il mondo fosse.

E insieme costruiremo il mondo che vogliamo. Si tratta di abbattere tutte le pretese, tutte le bugie con cui ci hanno cresciuto».

«Osho diceva: le persone hanno molta paura di quelli che conoscono se stessi, perché possono accedere a informazioni energetiche vibrazionali ad alta frequenza di consapevolezza.

Queste persone hanno un certo magnetismo, un carisma che può liberare i giovani dalla loro tradizionale prigionia.

L’uomo e la donna risvegliati non possono più essere schiavizzati, sono stranieri al mondo, non appartengono a nessuno e nessuno può confinarli: nessuna comunità, nessuna società, nessuna nazione.

E’ questa la rivoluzione: la rivoluzione della libertà di esprimere la nostra unicità senza il permesso di nessuno».

«Se sono me stesso, sono libero.

Ma non puoi essere davvero te stesso finché continui a chiedere accettazione, approvazione e conferma a qualcun altro.

Sii disposto anche a far irritare gli altri, se questo significa difendere la tua verità, chi sei veramente.

Come disse Jiddu Krishnamurti: noi confrontiamo sempre ciò che siamo con ciò che dovremmo essere.

E invece: noi siamo quel che siamo.

E allora: esprimiamo e celebriamo ciò che siamo.

Questa spontaneità romperà il programma (che mira a sopprimere le unicità e a opprimere, a conformare).

Noi siamo la rivoluzione, se smettiamo di conformarci alla tradizionale realtà programmata».

«Tutti gli autori dei grandi cambiamenti della società, tutti i più grandi visionari, sono sempre usciti dal programma: e hanno rischiato, per farlo.

Perché l’unica via è fuori dal programma: l’unico modo per capire cos’è la vita, chi siamo e da dove veniamo.

La più grande paura, nel mondo, è l’opinione degli altri.

E quando non hai più paura della gente, non sei più una pecora: sei diventato un leone.

E un grande ruggito echeggia dal tuo cuore: il ruggito della libertà di essere te stesso (non la versione di te voluta da qualcun altro).

E allora distinguiti dalle masse, resta in piedi come un leone.

E vivi la tua verità in accordo con la tua luce».

«Esprimere la nostra unicità è la rivoluzione che cambierà tutto, perché il programma dipende dal fatto che questo non accada. Meglio vivere un giorno da leone che cent’anni da pecora.

Fare ciò che è giusto, a prescindere da quel che ti hanno detto: è lo spirito del cambiamento.

Devi uscire dal cerchio e fare ciò che ritieni giusto, invece di ciò che ti hanno detto di fare.

E’ così semplice: non seguire il percorso.

Vai dove non c’è nessun percorso, e lascia una scia.

E’ così, che cambierai il mondo.

E’ l’unico modo: salta, e scoprirai che puoi volare. Ci saranno ostacoli, ma la tua vita cambierà. E diventerà un’avventura, non più un lavoro».