Un nuovo capitolo nel mistero degli UAP
Il dibattito sugli UFO — oggi spesso indicati con il termine ufficiale UAP (Fenomeni Aerei Anomali) — si è riacceso dopo le rivelazioni raccolte nel documentario The Age of Disclosure, che sarà disponibile su Prime Video il 21 novembre 2025. Nel film emergono affermazioni sensibili: secondo alcuni intervistati, oggetti non identificati sarebbero stati osservati sopra impianti nucleari statunitensi.
Cosa hanno detto Rubio e Stratton
Tra le testimonianze più importanti c’è quella di Marco Rubio, attuale Segretario di Stato, che nel documentario afferma:
“Abbiamo avuto ripetute istanze di qualcosa che opera nello spazio aereo sopra strutture nucleari ristrette — e non è nostro.”
Una dichiarazione rilanciata da numerose testate statunitensi, che ha immediatamente riacceso l’interesse mediatico.
Altro passaggio clamoroso è quello di Jay Stratton, ex direttore della Task Force governativa sugli UAP, che dichiara:
“Ho visto con i miei occhi velivoli non umani e esseri non umani.”
Parole che, se confermate, avrebbero un peso istituzionale notevole e potrebbero segnare una svolta nel modo in cui gli USA affrontano il tema UFO.
Perché queste affermazioni sono importanti
Le parole di Rubio e Stratton destano attenzione per tre motivi principali:
- Provengono da figure istituzionali, non da appassionati o fonti anonime.
- Coinvolgono impianti nucleari, tra i siti più sensibili e sorvegliati degli Stati Uniti.
- Si inseriscono in un clima di crescente trasparenza, con audizioni ufficiali sugli UAP già tenute al Congresso.
Cosa sappiamo e cosa non sappiamo
Nonostante il clamore, al momento non esistono prove pubbliche (video HD, dati radar, documenti declassificati) che confermino in modo inequivocabile la presenza di velivoli non umani.
L’espressione “non è nostro” può riferirsi a tecnologie di altri Paesi o a progetti sperimentali non riconosciuti pubblicamente.
Il documentario ha certamente un intento divulgativo, ma anche narrativo, quindi alcune affermazioni potrebbero essere enfatizzate per stimolare curiosità.
Scenari plausibili
Un approccio possibilista, ma prudente, suggerisce di valutare diversi scenari:
- Tecnologia umana avanzata: velivoli sperimentali, nazionali o stranieri, non ancora resi pubblici.
- Fenomeni naturali o errori di rilevamento: riflessi radar, fenomeni atmosferici o malfunzionamenti.
- Origine non umana: l’ipotesi più affascinante e controversa, che richiede prove solide.
- Combinazione di fattori: il fenomeno potrebbe essere complesso, con cause multiple e variabili.
Le implicazioni
Se anche solo una parte delle affermazioni fosse verificata, le conseguenze sarebbero enormi:
vulnerabilità della sicurezza dei siti nucleari, maggiore pressione per la declassificazione dei dati, e — nel caso più estremo — un cambio di paradigma scientifico e culturale.
Tra scetticismo e apertura mentale
È giusto mantenere un atteggiamento equilibrato: scetticismo basato sui fatti, ma senza chiudere la porta alla ricerca.
Negli ultimi anni, anche la comunità scientifica e il Congresso USA hanno riconosciuto che il fenomeno UAP merita analisi seria e trasparente.
Il documentario contribuisce a mantenere viva questa conversazione pubblica.
The Age of Disclosure riapre con forza il dibattito sugli UFO e sulla trasparenza governativa.
Che si tratti di tecnologia terrestre, esperimenti segreti o presenze ancora inspiegate, una cosa è certa:
il fenomeno esiste e merita di essere indagato.
The Age of Disclosure sarà disponibile su Prime Video dal 21 novembre 2025.
Fonti: Materiali ufficiali di Prime Video.