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Una persona abituata a fare e a pensare sempre le stesse cose, sempre allo stesso modo, trovandosi in una situazione difficile e/o insolita, non potrà che reagire con gli stessi pensieri, gli stessi parametri di valutazione. Nella migliore delle ipotesi non ne ricaverà un ragno dal buco, nella peggiore si spaventerà.
Inoltre, l’impossibilità ad uscirne, il senso di “prigione” che ne ricaverà generando emozioni negative, farà sì che il corpo manifesti degli squilibri.
Si entra così in un circolo vizioso: pensieri negativi generano emozioni negative, le quali a loro volta rilasciano tossine che, se non eliminate, a lungo andare fanno ammalare il nostro veicolo.
Gandhi diceva:
“Felicità è quando: ciò che penso, ciò che dico e ciò che faccio sono in Armonia”
E allora? Come si fa se ciò che pensiamo è distruttivo, se ciò che diciamo fa male sia a noi che agli altri e ciò che facciamo, nella migliore delle ipotesi, non porta a nulla di positivo? Come facciamo ad essere equilibrati, ad essere in armonia?
Ora proviamo ad invertire quest’ordine
Poniamo che ciò che faccio mi soddisfi, mi faccia sentire sensazioni nuove, mi dia un senso di sollievo, mi rilassi, mi faccia intuire che anch’io posso fare certi movimenti (azioni) che, peraltro, non credevo nemmeno si potessero fare e poniamo che tutto questo “nuovo fare”, donando nuove sensazioni al nostro corpo, generi delle nuove emozioni positive: ciò che dico(parola: veicolo di emozioni).
Poniamo, inoltre, che questo nuovo senso di benessere, di liberazione, di espansione mi apra nuove porte: questo nuovo groviglio di emozioni mi porti ad un senso di apertura, voglia di fare, voglia di vivere… insomma: nuove idee.
Ecco la parola magica – NUOVE IDEE – ciò che penso.
Nuovi pensieri dunque, pensieri positivi, pensieri costruttivi, pensieri realizzabili perché non c’è più il senso di paura, di angoscia “non ci pensiamo nemmeno”.
Vediamo solo nuove possibilità, nuove opportunità. E possiamo farcela, nel segreto del nostro cuore lo sappiamo.
Ne consegue che:
“Armonia è quando: ciò che faccio, ciò che dico e ciò che penso, mi rendono Felice”
Com’era quella frase?
Invertendo l’ordine dei fattori il risultato non cambia?
E secondo voi?
fonte: INNERGYLITHE
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