Ven. Mar 29th, 2024
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Gli astronomi hanno gli occhi puntati su una sfera di gas caldo ad anni luce di distanza, che irradia una energia di centinaia di miliardi di soli. Anche in una disciplina che utilizza regolarmente numeri giganteschi per esprimere dimensioni o distanze, il caso di questo piccolo ma potente oggetto misterioso nel centro della sfera di gas è estremo. Il suo “cuore” è un oggetto un po’ più grande di 10 miglia di diametro. ASAS-SN-15lh, come è denominato l’oggetto, è due volte più luminoso di qualsiasi altro visto precedentemente, di gran lunga più brillante di qualsiasi normale supernova, e oscura tutta la nostra Via Lattea di 50 volte.

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Gli astronomi non sono del tutto certi di cosa sia. Se, come si sospetta, la sfera di gas è il risultato di una supernova, allora è la più potente supernova che si abbia mai visto.

Gli scienziati hanno riportato nel mese di gennaio 2016 che l’oggetto al suo centro possa essere un rarissimo tipo di stella chiamata “magnetar” – ma una così potente che spinge i limiti energetici consentiti della fisica. Un team internazionale di astronomi professionisti e amatoriali individuarono la possibile supernova, ora denominata ASASSN-15lh, nella suo primo brillamento di vita nel mese di giugno 2015.

La sfera di gas che circonda l’oggetto non può essere vista ad occhi nudo, perché si trova a 3.8 miliardi di anni luce di distanza. Ma è stata notata grazie alla collaborazione dello All Sky Automated Survey for Supernovae (ASAS-SN, pronunciato “assassino”). Guidati dall’Ohio State, il progetto utilizza una squadra di piccoli telescopi in tutto il mondo per rilevare oggetti luminosi nel nostro universo locale.

Anche se ASAS-SN ha scoperto, dal momento dell’inizio della collaborazione iniziata nel 2014, circa 250 supernovae, l’esplosione che ha alimentato ASASSN-15hl si distingue per la sua vastità. Rispetto a una supernova media è 200 volte più potente, 570 miliardi di volte più luminosa del nostro sole, e 20 volte più luminosa di tutte le stelle della nostra Via Lattea messe assieme.

Dobbiamo chiederci, come è possibile?“, ha affermato Krzysztof Stanek, professore di astronomia presso l’Ohio State. “C’è bisogno di una grande quantità di energia per farla irradiare a quella luminosità. Quella energia deve provenire da qualche parte“.

L’onesta risposta è a questo punto che non sappiamo quale potrebbe essere la fonte di alimentazione per ASASSN-15lh“, ha dichiarato Subo Dong, autore principale dello studio per la rivista ‘Science’ e professore di astronomia presso lo Youth Qianren Research al Kavli Institute for Astronomy and Astrophysics della Peking University. Egli ha inoltre aggiunto che la scoperta “può condurre a nuove idee e nuove osservazioni della intera classe di supernovae superluminose“.

Todd Thompson, professore di astronomia presso l’Ohio State, tenta una possibile spiegazione. La supernova potrebbe aver generato un rarissimo tipo di stella chiamata “magnetar millisecondo“, una stella in rapida rotazione e molto densa, con un fortissimo campo magnetico.

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Per irradiare tale luminosità, questa particolare magnetar potrebbe anche ruotare almeno 1.000 volte al secondo, e convertire tutta la rotazione in energia luminosa con quasi il 100 percento di efficienza“, spiega Thompson.

Sarebbe l’esempio più estremo di una “magnetar” che gli scienziati ritengono essere fisicamente possibile. “A fronte di tali vincoli“, afferma Thompson, “vedremo mai qualcosa di più luminoso di questo? Se è per davvero una magnetar, allora la risposta è praticamente no“.

Il telescopio spaziale Hubble cercherà di risolvere la questione entro la fine del 2016, in parte perché permetterà agli astronomi di vedere la galassia ospite che circonda l’oggetto. Se il team di ricerca scoprisse che l’oggetto si trova nel centro di una grande galassia, allora forse non si tratta di una “magnetar”, e il gas intorno ad esso non sarà la prova di una supernova, ma invece una qualche attività nucleare insolita attorno ad un buco nero supermassivo.

Se fosse così, allora la sua brillante luminosità potrebbe annunciare un nuovo tipo di evento“, afferma il co-autore dello studio Christopher Kochanek, professore di astronomia presso l’Ohio State e all’Eminent Scholar in Observational Cosmology. “Sarebbe qualcosa di mai visto prima al centro della galassia“.

Redazione HTM

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Di Deslok

Indagatore dell'insolito e dei fenomeni inspiegabili.

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